Ritroviamo qui i cardini emotivi e razionali dell'opera berlusconiana: libertà di iniziativa privata e rinnovata centralità dell'individuo a fronte dell'economia pianificata e dell'ipertrofica presenza dello Stato nella vita privata tipici del blocco di pensiero di matrice cattolico centrista e social comunista, alla quale variamente si riconnettevano anche gli originari bagagli ideologici della destra e del leghismo, ambedue di matrice social populista; sogno e speranza contrapposti alla politica dei divieti e delle condizioni, in cui un eccesso di equilibrismo e tattica porta alla stasi delle coscienze e delle attività; entusiasmo e volontarismo contrapposti alla politica dei blocchi contrapposti reciprocamente controllati, tipica soprattutto della prima repubblica e del consociativismo storico; sincera attenzione al denaro e alle dotazioni di ricchezza come punto di partenza da cui l'individuo può formare se stesso, contrapposta ad un'idea del danaro come mezzo diabolico tipico della tradizione catto-comunista, socialista e delle stesse destre, ponendosi al centro l'idea che solo attraverso il danaro si possono realizzare delle attività e produrre nuova ricchezza a vantaggio di tutta la popolazione e non solo di pochi.
giovedì 5 gennaio 2012
L'Italia che ho in mente
Ritroviamo qui i cardini emotivi e razionali dell'opera berlusconiana: libertà di iniziativa privata e rinnovata centralità dell'individuo a fronte dell'economia pianificata e dell'ipertrofica presenza dello Stato nella vita privata tipici del blocco di pensiero di matrice cattolico centrista e social comunista, alla quale variamente si riconnettevano anche gli originari bagagli ideologici della destra e del leghismo, ambedue di matrice social populista; sogno e speranza contrapposti alla politica dei divieti e delle condizioni, in cui un eccesso di equilibrismo e tattica porta alla stasi delle coscienze e delle attività; entusiasmo e volontarismo contrapposti alla politica dei blocchi contrapposti reciprocamente controllati, tipica soprattutto della prima repubblica e del consociativismo storico; sincera attenzione al denaro e alle dotazioni di ricchezza come punto di partenza da cui l'individuo può formare se stesso, contrapposta ad un'idea del danaro come mezzo diabolico tipico della tradizione catto-comunista, socialista e delle stesse destre, ponendosi al centro l'idea che solo attraverso il danaro si possono realizzare delle attività e produrre nuova ricchezza a vantaggio di tutta la popolazione e non solo di pochi.
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