mercoledì 11 gennaio 2012

Il miglio verde

I personaggi principali sono tre persone rinchiuse nel braccio della morte e le loro guardie. Il libro è raccontato in prima persona dal capo delle guardie, Paul Edgecombe. “Il miglio verde” è il soprannome del corridoio che unisce le celle in cui vivono i prigionieri alla stanza dell’esecuzione situata dietro l’ufficio di Edgecombe. Corridoi simili sono presenti in altre prigioni e vengono soprannominati “l’ultimo miglio”. Il linoleum che ricopre il pavimento del corridoio è verde, da qui il “miglio verde”. La storia è ambientata negli anni trenta (il libro nel 1932 ed il film nel 1935), ma c’è anche uno scorcio in cui Paul è mostrato come un uomo anziano, residente in un ospizio, mentre tenta di esorcizzare i fantasmi del suo passato condividendo la sua storia con un’anziana signora dell’ospizio.
I tre prigionieri sono arrivati in prigione quasi contemporaneamente. La storia si incentra su John Coffey, un nero di oltre due metri accusato di aver violentato ed ucciso due bambine. Si fa notare per la sua stazza ed anche per il suo strano comportamento – è molto tranquillo e riservato, piange in continuazione, ed ha paura del buio. Coffey viene descritto come uno che “conosce il proprio nome ma non molto di più”, non farebbe del male ad una mosca, anche se è accusato di aver rapito le bambine evitando il cane da guardia, cosa che richiederebbe una premeditazione ed un’abilità che non sembrano appartenergli. È anche uno dei prigionieri più calmi che le guardie abbiano mai visto. Oltre a John Coffey, ci sono altri due prigionieri che dividono con lui il Miglio. Uno di loro, Eduard Delacroix, è un piromane, stupratore ed assassino, è piccolo e codardo (le azioni che lo hanno portato in carcere sono descritte come “il solo crimine commesso da lui”). L’altro, William Wharton, è violento e se ne vanta, amando paragonarsi a Billy the Kid.
La storia comprende anche Mr. Jingles, un topo piccolo e stranamente intelligente che fa amicizia con Delacroix. Il topo impara vari giochi e sembra che esegua semplici comandi; Delacroix insiste a dire che il topo gli sussurra nell’orecchio.
Col tempo, le guardie si accorgeranno che c’è qualcosa di speciale in John Coffey, quando mostrerà di possedere qualità mistiche e taumaturgiche.

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