sabato 14 gennaio 2012

La coppia,oggi


Scontro-confronto sul piano spirituale,umano,religioso,ideologico

Kim

Nello sfondo dell’India coloniale viene raccontata la storia di Kim (Kimball O'Hara) un ragazzino tredicenne orfano di un sergente irlandese e povero, nelle strade polverose delle città indiane e su monti e vallate incontaminati della natura indiana.
Grazie alla sua conoscenza tanto delle consuetudini indiane quanto di quelle inglesi, Kim si pone come un ponte tra le due civiltà configurandosi come un cittadino dell'Impero più che di una delle due nazioni.
Avendo fatto amicizia con un monaco buddista tibetano , lo aiuta e lo accompagna nel suo pellegrinaggio dando dimostrazione della sua astuzia e delle sue abilità pratiche. I due continueranno a vagabondare fino a che Kim non verrà rintracciato dall'antico reggimento di suo padre, tolto dalla strada, adottato e mandato a scuola.

Il monte analogo Anno III numero 4 magg 2006

Il monte analogo Anno III numero 4 magg 2006

Il monte analogo Anno II numero 3 ott 2005

Il monte analogo Anno II numero 3 ott 2005

Il paranormale nel quotidiano


E’ una raccolta di episodi autobiografici, esperienze nel campo del paranormale effettivamente accadute nell’arco di mezzo secolo. Il lettore potrà trovare elementi utili ai suoi problemi esistenziali.

Jolanda,la figlia del Corsaro Nero


La giovane Jolanda, figlia del Corsaro Nero e di Honorata, duchessa di Wan Guld, morta in seguito al parto, giunge nel nuovo Mondo per impossessarsi dell'eredità materna.
Durante il viaggio la ragazza viene rapita e Henry Morgan, ex luogotenente del padre di Jolanda, dopo aver radunato i filibustieri, espugna Maracaibo e libera la ragazza.
I due si innamorano e dopo varie peripezie riescono a sconfiggere lo zio di Jolanda e figlio di Wan Guld, che voleva impossessarsi dell'eredità della giovane.

La verità sulla famiglia - Matrimonio e unioni di fatto nelle parole di Benedetto XVI


Discorsi, messaggi, angelus. E´ il contenuto della raccolta voluta, curata e pubblicata dall´Osservatore Romano nella monografia intitolata "La verità sulla famiglia - Matrimonio e unioni di fatto nelle parole di Benedetto XVI". Così il quotidiano vaticano torna a parlare della famiglia analizzata attraverso la lente speciale del Pontefice, nella collana "Quaderni de l´Osservatore Romano".

La guerra dei bottoni

 
La vicenda orbita intorno alla vita dei ragazzi del paesino francese Longeverne.Il libro narra le avventure, la routine quotidiana, i giochi, la scuola, la famiglia e i problemi di questi giovani. I fatti principali sono però legati agli scontri tra i ragazzi di Longeverne e i ragazzi di Verlans che si combattono in battaglie molto simili alla guerra vera e perciò piene di sacrifici e gesti eroici. Queste battaglie svolte in un bosco e nella cava attigua, coinvolgono personaggi che combattono fra di loro armati solo con randelli,. spade di legno, fionde e, in mancanza di altro, solo con calci e pugni. I prigionieri vengono prima percossi e insultati, poi depredati di bottoni, stringhe, elastici, fibbie, ganci e infine lasciati liberi in queste condizioni. La punizione non è ancora finita, poiché i genitori, arrabbiati per le pessime condizioni di vestiti, infliggono ai malcapitati severe punizioni. Il libro non dimentica la parte "amministrativa", con la compera di vivande e oggetti vari per salvaguardare gli abiti dei combattenti. Inoltre il libro parla della costruzione di un fortino, al quale i ragazzi hanno dedicato molti sforzi e attenzioni.
Il libro ci ha appassionato molto e lo consigliamo a tutti i ragazzi che vogliono leggere un romanzo che parli di noi giovani e di quanto possa essere serio un gioco.

Montecristo /3 Stagione di fuoco


Una cover provocatoria quella del terzo e conclusivo episodio di Montecristo, che collega definitivamente la serie Ora Zero con il Professionista. Un giallo italiano. Politico, con un sacco di riferimenti, per chi li ha colti, alla nostra realtà. Azione sì perché quella è il mio marchio ma anche parecchio intrigo

La rete


La verità su un periodo buio del calcio italiano raccontata da Giuseppe Gazzoni Frascara

venerdì 13 gennaio 2012

Tex Il segno del serpente



Rintanati in un antico convento messicano, i desperados di Valdez e di Lotero, rapinatori di miniere, scacciano gli intrusi travestendosi da rurales. Ma qualcosa di ben più terribile li protegge: all’imbocco del canyon che porta al loro covo, annunciati da alcuni pietroni sui quali è scolpito il simbolo di un serpente a due teste, strisciano migliaia di velenosissimi crotali! E nei sotterranei del monastero, l’alchimista Sebastián, finanziato con i proventi dei furti, cerca il sistema per creare l’oro! Tex e Carson si rivolgono a El Morisco, lo stregone di Pilares…

Tex e il figlio di Mefisto

Tex e il figlio di Mefisto
Tex Willer alle prese con il suo implacabile nemico Mefisto che soccombe atrocemente per passare lo scettro del male nelle mani di suo figlio Yama. Un ennesimo esaltante episodio delle gesta d’un personaggio entrato nella leggenda.

Tarzan e l'uomo leone

Paperino e il sentiero dell'unicorno

Già dal titolo è chiaro che la passione del grande Carl Barks per miti e leggende in questo fumetto porterà Paperino ed i suoi nipoti Qui, Quo, Qua all'incredibile ricerca del favoloso unicorno, ricerca che avrà luogo nella altrettanto favolosa città indiana di Shangri-LaLa. Paperino e il sentiero dell'unicorno - Carl BarksIl pretesto per l'avventura è presto svelato: l'imponente zoo di Zio Paperone ospita qualsiasi animale presente sulla terra tranne il mitico unicorno, la cui esistenza sembra però comprovata da una foto.
E' pertanto scontata la partenza di Paperino e nipoti alla volta della città indiana di Shangri-LaLa in cui risiederebbe la creatura mitologica. Zio Paperone è ben disposto ad elargire una lauta ricompensa a chi troverà l'unicorno e per questo anche il cugino Gastone decide di essere della partita, adoperandosi per mettere i bastoni fra le ruote di Paperino anche grazie alla sua inseparabile fortuna. Se l'unicorno si rivelerà realmente esistente (e piuttosto collerico) la sfida per la ricompensa fra Paperino e Gastone, per una volta, terminerà con un netto vantaggio del solitamente sfortunato Paperino.
24 tavole di avventura e ironia in perfetto stile Carl Barks in una storia del 1950.

Foglie d'erba

Irruento, appassionato, fervente democratico, panteista, indifferente al denaro, Whitman rivoluzionò la poesia moderna e, insieme alla Dickinson, creò la nuova poesia americana.

Nuovi miracoli

Un uomo sopravvive alle radiazioni del disastro nucleare di Cernobyl. Una donna esce illesa dal crollo delle Torri Gemelle di New York. Un medico guarisce da un male incurabile. Una giovane vede sparire il tumore all'addome che I'affligge. Un bambino si salva da un terribile male. Miracoli e prodigi non smettono di interrogare, stupire, sconvolgere. Sono accadimenti "impossibili", inspiegabili allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, eppure avvengono. Per esplorare questo enigma, Piero Vigorelli documenta nuovi miracoli operati per intercessione di santi e beati, italiani e stranieri, da Madre Teresa di Calcutta a Luigi Tezza, da Escrivà de Balaguer a Tommaso Reggio.

Sbarre,amore e odio

Nel dolore,nella sofferenza e nella lettura del Sacro Vangelo ha trovato Dio.

Tex verso l'Oregon

Fra siparietti quasi comici e battibecchi continui (specialmente fra Tex ed Emma, la figura femminile di maggior spessore), il viaggio inizia, prosegue e finisce. In mezzo una digressione (forse non molto riuscita) in cui la figura della donna è ancora una volta centrale: il violento, violentissimo capo indiano Bisonte Bianco, della tribù dei Cayuse, rivendica quelle donne, e starà ovviamente a Tex difenderle.

Antico Messico

Alla fine del XV secolo, la scoperta del Nuovo Continente rivelò agli occhi degli Europei l'esistenza di popoli e culture le cui manifestazioni artistiche e intellettuali apparivano incredibilmente diverse dalle loro.

Arte Islamica

Uno straordinario viaggio attraverso i centri dell’Islam per seguire le vie d’irradiazione dell’arte persiana: grazie a una ricca iconografia - vedute, piante, disegni, antiche incisioni e ricostruzioni dei principali monumenti - l’opera svela il miraggio di un’arte sottile, per comprendere al meglio le creazioni di una cultura che si dispiega tra l’Occidente e la Cina, dall’Iran fino al cuore dell’India. Cupole turchesi o di marmo immacolato, archi adorni di fiori e arabeschi, sottili ed eleganti minareti, miniature popolate da innamorati e da cavalieri lanciati al galoppo, smalti scintillanti di bouquet floreali: ovunque vibra il genio di una civiltà elevatissima.

Angkor

L'opera è dedicata all'Impero Khmer (IX-XIII secolo), uno dei più potenti dell'Indocina, di cui ricostruisce la storia, il quotidiano, le credenze religiose, i miti e la struttura sociale.

Antica India

Enciclopedia universale della letteratura 2 Vol.

Enciclopedia universale della letteratura 4 Vol.

Enciclopedia universale della letteratura 1 Vol.

L'arte paleocristiana


In 4° (cm 28) VIII-329 pp. Prima edizione italiana. Vol. X della prestigiosa collana diretta da A.Malraux. Importante studio con 310 illustrazioni anche grandi e ripiegate tra foto, disegni, piante, carte. Cronologia, bibliografia, glossario, vari indici. Grande e bel volume tutta tela originale, sovraccoperta. Ottimo, freschssimo esemplare.

Enciclopedia universale della letteratura 3 Vol.

I centri del Rinascimento



Chastelšastél›, André. - Storico dell'arte francese (Parigi 1912 - ivi 1990). Si formò alla scuola di H. Focillon e al Warburg Inst. di Londra. La sua metodologia critica, applicata in special modo all'arte italiana del Rinascimento, unisce il puntuale esame filologico con l'analisi storico-filosofica dell'ambiente. Docente dal 1951 alla École pratique des hautes études di Parigi, dal 1955 ordinario alla Sorbona e dal 1970 prof. al Collège de France; dal 1977 socio straniero dei Lincei. Tra gli studî: Marsile Ficine et l'art (1954); L'art italien (2 voll., 1956; 2a ed. 1981; trad. it. 1983); Art et humanisme à Florence au temps de Laurent le Magnifique (1959; trad. it. 1964); Renaissance méridionale (1965; trad. it. I centri del Rinascimento, 1965); Le grand atelier d'Italie (1965; trad. it. 1966); La crise de la Renaissance (1968); Le mythe de la Renaissance (1969); Système de l'architecture urbaine: le quartier des Halles (1977, in collab.); Fables, formes, figures (2 voll., 1978); L'image dans le miroir (1980); The sack of Rome (1983; trad. it. 1983); Louis d'Aragon: un voyageur princier dans l'Europe de la Renaissance (1986; trad. it. 1987); La grotesque (1988).

I Sumeri

Codice Civiel e leggi complementari

La Divina Commedia Vol. II Purgatorio


il Purgatorio di Dante è agli antipodi rispetto a Gerusalemme, nell'emisfero australe e ha la forma di un monte: un grosso pan di zucchero

Le olintiche seconda orazione


Ne 344 pronunziò la Seconda Filippica, in cui metteva in guardia gli Ateniesi contro gli intrighi del re nel Peloponneso. Nella parte finale del discorso attaccava Eschine che Demostene aveva accusato di corruzione già nel 346, al ritorno della Pella.

L'Iliade di Omero Libro XVIII


L'Iliade è un poema epico attribuito ad Omero, composto da ventiquattro libri o canti, ognuno dei quali è indicato con una lettera dell'alfabeto greco maiuscolo, per un totale di 15.688 versi in esametri dattilici. Opera ciclopica e complessa, è un caposaldo della letteratura greca e occidentale. Narra le vicende di un breve periodo della storia della guerra di Troia, accadute nei cinquantuno giorni dell'ultimo anno di guerra. L'ira di Achille è l'argomento portante del poema.

Gli annali libro I


Annales è un'opera storica scritta da Tacito che copre i regni dei quattro imperatori romani succeduti a Cesare Augusto. Le parti dell'opera giunte fino ai nostri giorni riguardano gran parte dei regni di Tiberio e Nerone.
Il titolo Annales non fu probabilmente dato da Tacito. Il (probabile) titolo originale era Ab excessu divi Augusti, "In seguito alla morte del Divino Augusto".

Grammatica Greca

Ione

Lo Ione è un dialogo giovanile di Platone in cui Socrate cerca di dimostrare che l'attività del rapsodo e la stessa poesia non nascono dalla conoscenza, ma sono il risultato di una ispirazione divina.

Amleto


Amleto (The Tragical History of Hamlet, Prince of Denmark) è una delle tragedie shakesperiane più conosciute e citate. Fu scritta probabilmente tra il 1600 e l'estate del 1602. È tra le opere più frequentemente rappresentate in quasi ogni paese occidentale, ed è considerata un testo cruciale per attori maturi. Il monologo di Amleto "essere o non essere" (Atto III, scena I), il passaggio più famoso del dramma, vanta una immensa gamma di interpretazioni sui palcoscenici di tutto il mondo, anche se spesso questo monologo viene erroneamente citato accanto all'immagine di Amleto che tiene in mano un teschio: in realtà la scena del teschio è nella parte finale del dramma (Atto V, Scena I) e non ha niente a che vedere con "Essere o non essere" che si trova nella parte centrale (Atto III, Scena I).
Amleto è una delle opere drammaturgiche più conosciute al mondo, ed è stata tradotta in quasi tutte le lingue.
Nel Novecento il principe danese è stato rappresentato sulle scene dal talento di attori come Laurence Olivier e John Barrymore, anche se resta indimenticabile ed ineguagliabile la prova del grande istrione britannico John Gielgud.

Il codice Da Vinci

In una tranquilla notte parigina, nella Grande Galleria del Louvre, l'anziano curatore Sauniére viene ferito a morte da un misterioso rapinatore, costretto a fuggire senza riuscire a portare con sé ciò che cercava. Con le sue ultime forze lo storico dell'arte scrive alcuni numeri, poche parole e un nome: Robert Landon, celebre studioso di simbologia. Sarà proprio lui a capire che il collega con il suo messaggio oscuro lo ha costretto a giocare a distanza di secoli, e a rischio della propria vita, contro il genio stesso di Leonardo da Vinci. Che nei suoi dipinti, nei suoi marchingegni e con l'aiuto di una potente setta proteggeva un distruttivo codice segreto. Chi era davvero Leonardo? Cosa nascondevano i Templari? La risposta in questo straordinario thriller, il più eclatante caso editoriale degli ultimi anni, tradotto in oltre quaranta lingue e venduto in settanta milioni di copie (quattro solo in Italia): un romanzo che ha stregato il mondo. E che finalmente ci spiega perché la Giocanda sorride.

La Divina Commedia Vol. II Purgatorio

Il  Purgatorio dantesco è diviso in Antipurgatorio, Purgatorio e Paradiso terrestre.
La struttura morale del Purgatorio segue la classificazione tomistica dei vizi dell'amore mal diretto, e non fa più riferimento a singole colpe. Esso è suddiviso in sette cornici, nelle quali si espiano i sette peccati capitali: superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, gola, lussuria.
A questa fanno da cornice, in apertura, l'Antipurgatorio, e in chiusura il Paradiso terrestre. Costruito specularmente all'Inferno, inteso quindi non più come voragine ma come montagna, anche l'ordine dei peccati risulta capovolto: il cammino di Dante è infatti dal peccato più grave a quello più lieve (ancora una volta la lussuria, ovvero l'amore che eccede nella misura).
Ogni cornice ha un custode angelico, e precisamente gli angeli dell'umiltà, della misericordia, della mansuetudine, della sollecitudine, della giustizia, dell'astinenza e della castità; in ogni cornice, inoltre, gli espianti hanno sotto gli occhi esempi del loro vizio punito e della virtù opposta. Giunto alle soglie del Paradiso terrestre, Virgilio deve abbandonare il poeta; alla guida di Dante si pone il poeta latino Stazio, che lo condurrà nel giardino celeste, dove lo accoglierà Matelda, a sua volta anticipazione dell'apparizione di Beatrice.
Le anime del Purgatorio sono già salve, ma prima di arrivare al Paradiso, per espiare i propri peccati, devono salire il monte come facevano ai tempi di Dante i pellegrini che per far penitenza partivano per Roma o per Santiago de Compostela. Ogni anima deve dunque percorrere tutto il cammino e purificarsi in ogni cornice del peccato corrispondente; ma per facilitare l'incontro con determinati personaggi, il poeta li colloca nella cornice propria del loro peccato più rilevante.
Il Purgatorio ha la funzione specifica di espiazione, riflessione e pentimento, ed è solo attraverso il cammino, quindi il pellegrinaggio verso Dio, che l'anima può aspirare alla redenzione. Questo vale anche per Dante, che all'inizio ha incise sulla fronte sette P, simbolo dei sette peccati capitali; alla fine di ciascuna cornice l'ala dell'angelo guardiano cancella la P indicando così che quella specifica espiazione è compiuta.

Bucoliche


« Titiro, tu riposando alla cupola vasta di un faggio,
mediti un canto silvestre sulla sampogna leggera;
noi lasciamo i confini, lasciamo le dolci campagne,
noi fuggiamo la patria; ... »
(Virgilio, Bucoliche, I, 1-4.)
Le Bucoliche sono un'opera del poeta latino Virgilio (Publio Virgilio Marone), pubblicata intorno al 38 a.C. costituita da una raccolta di dieci ecloghe esametriche con trattazione e intonazione pastorali; ogni componimento è composto da 63 a 111 versi, per un totale di 829 esametri. Questa scelta colloca quindi l'opera nel solco neoterico-callimacheo, e precisamente nel filone teocriteo.
“Bucoliche" deriva dal greco Βουκολικά (da βούκολος = pastore,mandriano, bovaro); sono state definite anche ἔκλογαι, Egloghe, ovvero “poesie scelte”. Esse furono il primo frutto della poesia di Virgilio, ma, nello stesso tempo, possono essere considerate la trasformazione in linguaggio poetico dei precetti di vita appresi dalla scuola epicurea di Napoli.

Ab Excessu Divi Augusti

Annales è un'opera storica scritta da Tacito che copre i regni dei quattro imperatori romani succeduti a Cesare Augusto. Le parti dell'opera giunte fino ai nostri giorni riguardano gran parte dei regni di Tiberio e Nerone.
Il titolo Annales non fu probabilmente dato da Tacito. Il (probabile) titolo originale era Ab excessu divi Augusti, "In seguito alla morte del Divino Augusto".

Georgiche


Le Georgiche (dal greco "γὲωργικος", "abile contadino", o più semplicemente "agricoltura") sono un poema di Publio Virgilio Marone, scritto in esametri, composto tra il 36 e il 29 a.C., diviso in quattro libri dedicati rispettivamente al lavoro nei campi, all’arboricoltura, all’allevamento del bestiame e all’apicoltura, per un totale di 2188 versi. Il titolo molto probabilmente deriva da un'opera del poeta greco didascalico Nicandro di Colofone.
L’opera fu "orientata" da Mecenate seguendo le ispirazioni ideologiche augustee: venne composta proprio nel periodo relativo all’affermazione di Ottaviano a Roma e nello stesso periodo in cui Virgilio entrò a far parte del circolo di Mecenate. Lo stile è più ricco e ricercato rispetto alle Bucoliche, anche se segue sempre i canoni dell’alessandrinismo.

Ifigenia in Aulide


Ifigenia in Aulide (in greco antico Ἰφιγένεια ἡ ἐν Αὐλίδι / Iphighéneia he en Aulídi) è una tragedia di Euripide, scritta tra il 407 ed il 406 a.C., nel periodo che l’autore passò alla corte di Archelao, re di Macedonia, dove morì. L’opera reca alcuni segni di incompiutezza e non fu mai messa in scena dall’autore.
La prima rappresentazione avvenne nel 403 a.C.,[1] ad opera del figlio (o nipote) dell’autore, chiamato anch'egli Euripide. La tragedia venne messa in scena nell'ambito di una trilogia che comprendeva anche Le Baccanti e Alcmeone a Corinto (oggi perduta), con le quali l’autore ottenne una vittoria postuma alle Grandi Dionisie di quell'anno.

Le cento pagine più belle

Antologia filosofica

Thésaurus


Thésaurus. Grammatica latina con esercizi di sintassi stilistica e metrica. Per i Licei e le Università

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