Un po' di febbre raccoglie le «prose e i foglietti sparsi» scritti tra il '39 e il '41 (quasi tutti) e pubblicati in parte su giornali e riviste. Sono pagine caratterizzate da quella grazia e limpidità proprie della lirica di Penna; vi ritornano anche i luoghi e le impressioni tipici della sua opera, esplorando più diffusamente i dettagli e le sfumature di una realtà che nei versi era volutamente accennata in apparizioni più rapide e sfuggevoli.
Penna offre così una magistrale variazione sui suoi temi più consueti, ricreando un mondo insieme ordinario e magico, trasparente e misterioso: le città in cui ha vissuto e che ha amato (Perugia, Milano, Roma), i tram, le piazze, le osterie, i cinema; l'asfalto e l'erba, gli intonaci scrostati, gli interni con i loro modesti mobili; e soprattutto l'intensità degli incontri con le cose e con gli uomini
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