Fuochi blu
[La città e l'anima] Senza immagini tendiamo a smarrire la strada. Come succede in macchina: perché i cartelli rettangolari, di dimensioni e colori uniformi (tutti dipinti di verde, ma di marrone all'aeroporto), con sopra numeri e lettere, non sono immagini, ma concetti verbali potenziati. Non sappiamo dove siamo se non attraverso un processo astratto di lettura e ragionamento, di memorizzazione e traduzione. Solo occhi e cervello. Perduto è il senso corporeo dell'orientamento. E dire che risparmieremmo benzina (tutte quelle strade sbagliate), se i nostri percorsi attraverso la città avessero come punti di riferimento immagini come ce n'erano un tempo ai crocevia: l'albero dell'impiccato, l'insegna del toro rosso, la fontana. L'anima vuole le sue immagini e, se non le trova, fabbrica surrogati: tabelloni pubblicitari e scritte sui muri, per esempio. [...] Spontaneamente la mano dell'uomo lascia il suo segno; dappertutto la natura umana vuole messaggi personalizzati....
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