giovedì 2 febbraio 2012

Il gran sole di Hiroshima


L'obiettivo del "Progetto Manhattan" fu quello di generare il massimo effetto distruttivo ottenendo la resa del Giappone e la pace tra i due paesi. Due bambini riuscirono a sopravvivere, non essendosi bruciati esternamente. Il loro padre fu mandato nell'esercito giapponese e venne dato per disperso, ma qualche giorno dopo il trattato di pace, essendo finita la guerra, lui tornò trovando la moglie, i due bambini e nient'altro. Ora vivono in una baracca ma con un po' di fortuna e di furbizia, la famiglia riesce a sopravvivere al momento di crisi. Passati i dieci anni dal grande spavento, l'ormai grande Sadako, partecipa ad una staffetta in bicicletta da Tokyo a Hiroshima. Ma dopo la gara, Sadako si sente male e viene portata in ospedale, è malata a causa degli effetti provocati dalle radiazioni della bomba atomica. Dopo qualche mese trascorso in ospedale, la ragazza muore. "Il leggero chiarore divenne una luce abbagliante. Gli occhi di Sadako si spalancarono. Contemplavano il cielo, nel suo eterno splendore".

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